Negli ultimi anni i messaggi scambiati tramite WhatsApp sono sempre più spesso prodotti come prova nei procedimenti civili, in particolare nelle cause di separazione e divorzio, dove possono assumere rilievo decisivo per dimostrare comportamenti contrari ai doveri coniugali o per questioni economiche e di affidamento dei figli.
1. Sono utilizzabili come prova?
La giurisprudenza prevalente (Cass. civ., n. 19155/2019; Cass. pen., n. 49016/2017) riconosce alle chat WhatsApp il valore di documento informatico ai sensi dell’art. 2712 c.c. (riproduzioni meccaniche), purché non contestate dalla controparte.
Se la parte contro cui sono prodotte le chat ne contesta la conformità all’originale, sarà necessario:
- produrre il dispositivo (smartphone) per una verifica tecnica;
- oppure ricorrere a una consulenza informatica forense.
2. In che modo incidono nella separazione o nel divorzio?
Le chat possono rilevare su più fronti:
- Addebito della separazione: messaggi che provano infedeltà, offese o violazioni dei doveri coniugali.
- Affidamento dei figli: conversazioni che dimostrano disinteresse, minacce o condotte pregiudizievoli.
- Obblighi economici: messaggi che confermano pagamenti, accordi, richieste o ammissioni di spese.
3. Quali limiti?
- Autenticità: il giudice valuta se la chat sia integra, non manipolata e riferibile al soggetto indicato.
- Privacy: l’acquisizione non deve violare norme sulla segretezza delle comunicazioni. Tuttavia, se i messaggi provengono da un dispositivo cui la parte aveva legittimo accesso (es. chat coniugale), la prova è generalmente ammessa.
- Attendibilità: i messaggi isolati possono essere decontestualizzati → meglio produrre intere conversazioni.
4. Conclusioni
Le chat WhatsApp hanno un valore probatorio crescente nei giudizi di separazione e divorzio, ma occorre prudenza: devono essere acquisite e prodotte correttamente, preferibilmente in forma autenticata o accompagnate da riscontri.
Per il cliente significa che ciò che scrive in una chat può diventare prova in tribunale; per il difensore, significa valutare attentamente come utilizzare questi strumenti in giudizio, evitando di basare l’intera strategia solo su di essi.
